La scelta del materiale, del colore e della finitura del top cucina va ponderata tenendo conto dei tanti fattori in gioco.
D’altronde, si tratta di un elemento centrale in qualsiasi configurazione: sono tante le aspettative che “gravano” sul piano lavoro della nostra cucina!
Top cucina: resistenza, tecnologia e cura del design
Cosa chiediamo al piano di lavoro della cucina?
In termini pratici, al top della cucina chiediamo anzitutto che sia in grado di resistere alle tante sollecitazioni cui è sottoposto l’ambiente cucina senza rovinarsi nella funzionalità e nell’aspetto estetico.
In questo senso, i materiali migliori sono quelli non porosi, antimacchia e idrorepellenti.
Il piano lavoro, infatti, per risultare efficiente nel tempo, non deve temere l’acqua e i vapori della cottura, deve essere resistente al calore dei fuochi e non deve assorbire lo sporco.
Tali caratteristiche vanno di pari passo con un’altra grande aspettativa legata al top della cucina: la facilità di pulizia.
Dal punto di vista estetico, invece, ci interessa soprattutto che il piano di appoggio sia capace di fare da trait d’union stilistico tra i mobili base e i pensili, armonizzando la visione d’insieme.
Non di rado, poi, il top cucina si estende anche alla penisola o all’isola (quando presenti), configurando un insieme compositivo omogeneo che connota la cucina in chiave minimal-contemporanea.
Altre volte, invece, alla continuità stilistica si preferisce l’inserimento di un punto di rottura. Quando il top della cucina è in contrasto con il resto della composizione, vuoi perché presenta una finitura e un colore particolare, vuoi perchè è realizzato in un materiale completamente diverso dagli altri elementi (o in una versione cromatica che ruba l’occhio), riesce a creare un affascinante punto focale e a rendere la cucina più dinamica e originale.
Con la tecnologia il top cucina diventa “fantascientifico”
Le cucine di una volta non prevedevano grande scelta per il materiale del top: tendenzialmente si optava per il laminato, forse non proprio bellissimo da vedere, ma pratico e funzionale.
Se di scelte si poteva parlare, al massimo si trattava di individuare il colore del laminato tra una strettissima cerchia di opzioni.
A guardare le cucine di oggi e l’enorme gamma di materiali impiegati per realizzare i piani lavoro, così come i pensili e gli altri elementi della cucina, quel tempo di scelte obbligate ci sembra lontano anni luce.
Ad ampliare in modo così esponenziale il ventaglio di possibilità compositive della cucina ha contribuito soprattutto la tecnologia e la continua ricerca di soluzioni innovative.
Per performance tecniche, estetica, funzionalità e resistenza, i materiali oggi utilizzati per il top cucina ci rimandano quasi ad uno scenario di fantascienza. Pensiamo al Fenix, al laminato stratificato HPL, all’OKITE®, all’Inox, al Dekton o al Neolith®.
Anche le risorse più inedite, quelle che fino a pochi anni fa erano considerate impensabili per i rivestimenti da cucina (ad esempio: il cemento raffinato, il marmo, le pietre naturali), possono trovare impiego grazie alla sinergia tra processi produttivi sempre più sofisticati e tecnologie avanzate che rendono tutto possibile.
Vediamo qui di seguito alcuni dei materiali “hi-tech” che hanno rivoluzionato il settore dei piani cucina.
Top cucina in Fenix
Stosa Cucine punta molto sul rivestimento in Fenix, vero e proprio gioiello di avanguardia e nanotecnologia: la composizione del materiale è un efficace mix di resine di ultima generazione e particelle larghe meno di 100 nanometri.
Le qualità più apprezzate del top cucina in Fenix?
Anzitutto l’incredibile resistenza e resilienza: basti pensare che il solo passaggio di un panno caldo contribuisce a rimarginare graffi superficiali e microtagli.
Fenix è anche un materiale antimpronta, antibatterico, antimuffa e anti riflettente. In sostanza, possiede tutte le qualità richieste ad un piano lavoro pratico, facile da pulire e capace di resistere ai segni del tempo.
Piano cucina in Neolith®
Chi ama l’eleganza innata della ceramica non potrà che apprezzare il top cucina in Neolith®, materiale che della ceramica rappresenta una sorta di evoluzione tecnologica.
Le lastre in Neolith® si ottengono attraverso un particolare processo di lavorazione di diversi materiali naturali: il risultato è un’alchimia tra la robustezza del granito, la lucentezza del vetro minerale e le proprietà cromatiche derivanti dagli ossidi naturali.
Oltre ad essere compatto e duraturo, il top cucina in questo materiale non poroso è anche resistente
- alle macchie,
- all’umidità,
- alle temperature elevate,
- agli shock termici,
- alle abrasioni,
- ai graffi e all’azione aggressiva di detersivi e
- agenti chimici.
Piano lavoro in laminato HPL
Il piano cucina in HPL è l’emblema dell’evoluzione del vecchio top in laminato.
Costituito da strati di fibre di cellulosa e resine termoindurenti, il laminato stratificato HPL è così resistente perchè combina il forte spessore (10-12 mm) con un processo di alta pressione (HPL) che lo rende non poroso, a prescindere dalla finitura superficiale scelta.
I top cucina in HPL di Stosa offrono la possibilità di creare una suggestiva continuità tra piano e lavello integrato, entrambi realizzati con questo straordinario materiale.
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