Stile industriale per la cucina: perché sceglierlo?
Come fare per ricreare quell’ambiente tipico delle vecchie fabbriche con quell’atmosfera da post-rivoluzione industriale un po’ inglese?
Questo stile sicuramente è il più indicato per chi è “british inside”. Per chi porta quest’isola nel cuore e vuole ricreare l’effetto “old style” nella sua cucina di casa.
Libero, evocativo, controtendenza. Sono queste le caratteristiche cardine dello stile industriale:
Il design particolare porta con sé il concetto di novità.
La sua capacità principale è quella di assegnare funzioni inedite a spazi e arredi. In questo stile si creano accostamenti e soluzioni dal gusto vintage ma con la giusta dose di modernità.
Lo stile industriale è tra le tendenze d’arredo più moderne.
Amato da chi desidera ricreare ambientazioni simili alle vecchie fabbriche ed officine e che sempre più spesso ristoranti e bistrot tendono ad imitare.
Questa tipologia di arredamento per le cucine è perfetta per utilizzare al meglio la sua efficienza pratica.
Materiali di una cucina in stile industriale
Lo stile industriale è orientato su concetti quali il riutilizzo e il rinnovamento degli ambienti, l’applicazione di materiali strutturali come cemento e mattoni a vista, finiture vissute e materiche, open space ampi e luminosi.
Elementi che richiamano l’origine dell’industrial style, nato negli anni ’50 a New York dalla riconversione di edifici destinati precedentemente al lavoro.
Abbiamo imparato a conoscere questo stile attraverso film e serie TV americani.
Come non ricordare la celebre Factory di Andy Warhol, una ex fabbrica di Manhattan che l’artista trasformò in un luogo d’arte negli anni in cui si affermava la Pop Art.
Le cucine in questo stile si ispirano ai loft newyorchesi che sono stati i primi ad adottare questo stile.
La tendenza si rivela una soluzione ad alto impatto emotivo, dove la fusione tra materiali differenti – acciaio e legno in primis – la riorganizzazione degli spazi e piani lunghi si rivelano un mix esplosivo e chic.
Tantissimi grandi marchi d’arredamento hanno voluto reinterpretare lo stile, realizzando innumerevoli proposte nei propri cataloghi.
Nelle cucine a stile industriale gli spazi sono aperti, l’arredo è libero: la cucina si scompone e ricompone attraverso mobili e soluzioni per il free-standing.
Il metallo è il materiale principale che viene utilizzato in un ambiente industrial.
Le sue strutture sono modulari, orizzontali e verticali, vi è solitamente una rigorosa alternanza di pieni e vuoti.
Legno e metallo: i materiali sovrani
Abbinato al metallo, il legno rende l’ambiente più caldo e accogliente, dandogli però quel tocco grintoso e funzionale, con mensole che confermano lo stile e ne sottolineano il carattere decorativo oltre che pratico.
Il legno – sia in modalità invecchiata che ben rifinito – è il materiale prediletto per la sua naturalezza e la sua versatilità. Viene utilizzato nelle più svariate tipologie di mobili, ma anche per ante e pensili oltre a essere soluzione ideale per il pavimento.
Il calore che sa trasmettere propone interessanti contrasti con il carattere meno artigianale dei metalli e del cemento.
Altro materiale che detiene un ruolo di rilievo in questo stile è l’acciaio. Spesso recuperato da antiche lavorazioni e presente non solo negli elementi principali, ma anche decorativo come tubi a vista, oggetti e complementi d’arredo.
Ambientazioni in stile industriale
Gli elementi caratteristici della cucina industriale ricalcano le atmosfere delle fabbriche di fine Ottocento.
Quando tubi, ingranaggi, attrezzature erano alla vista mentre le pareti non venivano rifinite e lasciate grezze, con mattoni dal rosso intenso sfumato dalla polvere e dalla calce viva che si staccava dal muro.
A rifinire l’ambiente sono i tanti dettagli che si possono curare.
Con uso sapiente del metallo lucido ed oggetti retrò, che si possono trovare in qualche vecchia soffitta o presso i mercatini dell’antiquariato.
Sedute originali possono essere sgabelli in metallo utilizzabili come piani di appoggio per afferrare gli elettrodomestici sugli scaffali.
Molto usati sono gli orologi da muro dal quadrante molto grande, dove numeri e lancette sono visibili da lontano, come un tempo si usava nelle fabbriche.
Per rispettare l’essenza urban ed ottenere un risultato finale impeccabile, la scelta degli arredi richiede grande attenzione ai dettagli.
Partiamo da un presupposto: l’industrial tende a mostrare, non a nascondere.
Ci sono regole ben precise da rispettare, ma anche buoni margini di personalizzazione, per dare sfogo alla propria creatività.
Travi, tubature e ampie cappe, con filtri rigorosamente a vista arredano con rude eleganza pareti e soffitti e possono diventare portaoggetti, supporti per mensole o piccoli ripiani.
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