Oggi parliamo di piastrelle per la cucina.
La cucina non è solo la stanza dedicata alla preparazione e alla consumazione dei pasti, ma è anche e soprattutto l’ambiente più frequentato della casa.
E’ il vero cuore nevralgico delle attività di tutta la famiglia e luogo in cui accogliere gli amici e scambiare quattro chiacchiere.
Ecco perché è così importante che questo ambiente duttile e polivalente risponda a precise aspettative stilistiche.
Nella cucina di oggi il design e i dettagli estetici contano almeno quanto la realizzazione di una composizione ergonomica (comoda per il fruitore), pratica e funzionale.
La scelta degli elementi di arredo e dei rivestimenti deve dunque mirare alla creazione di un ambiente accogliente, capace di trasmettere agli ospiti una sensazione di comfort e calore.
Per raggiungere lo scopo è necessario che i pavimenti e le piastrelle per la cucina siano progettati per rispondere ad una duplice chiave di lettura:
Compito non facile quello di coniugare gli aspetti funzionali (praticità di pulizia, igienicità, idrorepellenza, resistenza) a criteri puramente estetici legati al design, alle finiture, agli effetti e alle varianti cromatiche delle piastrelle per cucina.
Tanto più che ad oggi sono tantissimi i materiali con i quali è possibile mixare i due elementi cardine della cucina (design e funzionalità).
Ci riferiamo a:
Come scegliere le piastrelle per la cucina
In fase di progettazione dei rivestimenti cucina è importante valutare tutti i fattori e le variabili in gioco.
E’ necessario tenere a mente anche l’importanza del giusto abbinamento tra i vari rivestimenti come:
La soluzione giusta è sempre quella che riesce a restituire una visione d’insieme armoniosa ed equilibrata.
La cucina non deve apparire né “scialba” e priva di personalità, né troppo enfatizzata.
Sarebbe meglio evitare, ad esempio, scelte cromatiche troppo contrastanti o che focalizzano l’attenzione solo su un dettaglio, puntando invece alla sinergia e alla fusione di materiali, effetti e colori.
I grandi classici delle piastrelle per cucina rimangono ancora oggi la ceramica, il gres porcellanato e il cotto.
Le piastrelle in ceramica, tra le più utilizzate in assoluto, sono estremamente affidabili in termini di resa funzionale ed estetica.
Sono in grado di garantire eccellenti performance tecniche – la superficie liscia e non porosa resiste all’acqua e respinge la sporcizia, rendendo le operazioni di pulizia pratiche e veloci – e offrono una grande versatilità d’impiego.
Sono disponibili in diverse forme e dimensioni e possono dar vita ad infinite composizioni stilistiche.
Le piastrelle in ceramica effetto mattoncino, nella versione monocromatica bianco lucido, sono perfette per enfatizzare il carattere urban delle cucine più contemporanee.
Se scelte in un caldo effetto mattone o in una finitura grezza o invecchiata possono aggiungere charme e calore ad una cucina dalle linee pulite ed essenziali, oppure valorizzare una cucina in legno di taglio classico.
Le piastrelle in gres porcellanato solitamente vengono scelte per:
Questo materiale, infatti, è in grado di camuffarsi e di cambiare aspetto – imitando perfettamente materiali naturali e pregiati come il legno e la pietra – riuscendo ad accontentare anche i gusti più esigenti e raffinati.
Le piastrelle in cotto si adattano molto bene a cucine in stile rustico o country.
Questo vale soprattutto se abbinate a pavimentazioni altrettanto rustiche e grezze, ma, essendo più porose della ceramica e del gres, tendono ad assorbire maggiormente lo sporco e i vapori acquei.
Piastrelle cucina: consigli stilistici
Le piastrelle per la cucina svolgono il delicato compito di portare equilibrio e bilanciare lo sguardo d’insieme della composizione.
In che modo?
Anzitutto dosando bene il punto cromatico, gli effetti grafici e il pattern decorativo.
In una cucina con mobili chiari, i rivestimenti scuri (dunque, contrastanti con le tonalità dell’arredo) possono contribuire ad armonizzare il look dell’ambiente e ad esaltare il carattere deciso e moderno del piano cottura, delle maniglie o degli elettrodomestici.
Al contrario, in una cucina che già presenta di base tonalità eclettiche e/o decorazioni marcate e appariscenti, può tornare utile smorzare la composizione con piastrelle neutre e minimali.
La forma e la dimensione della piastrella, invece, influiscono sulla percezione spaziale dell’ambiente cucina, ma anche sulla definizione stilistica.
Le cucine eleganti e contemporanee vengono valorizzate dalle piastrelle di grandi dimensioni.
Infatti la riduzione delle linee di fuga conferisce una piacevole sensazione di ariosità e continuità visiva.
Le cucine in stile rustico, invece, prediligono le piastrelle piccole o in formati non convenzionali (esagonali, ad esempio), come le cementine o le piastrelle mosaico.
Il formato piccolo riesce infatti ad esaltare le variazioni cromatiche e la creatività dei decori di questi rivestimenti.