Oggi parliamo di piani di lavoro!
Sentirsi a casa è un concetto che calza a pennello per la moderna concezione dell’ambiente cucina.
Oggi più che mai, infatti, questa stanza è utilizzata da tutti i componenti della famiglia in ogni momento della giornata (non solo ad ore pasti) e per svolgere le più disparate funzioni.
E’ in cucina che ci si ritrova a preparare i pasti, a mangiare, a conversare, ma anche a studiare, lavorare e interagire con capi e colleghi in video conferenza.
Viene da sé che l’arredamento della cucina non deve più rispondere esclusivamente alle sue tre qualità imprescindibili – funzionalità, praticità ed ergonomia – ma deve essere anche pronta a trasformarsi in qualcosa di diverso, a camuffare la propria natura per venire incontro alle nuove esigenze lavorative e familiari.
I piani di lavoro delle cucine di oggi (camaleontiche e multitasking), sono concepiti per andare oltre la loro funzione principale di piano di appoggio e spazio operativo per la preparazione dei pasti.
Ecco perché spesso la composizione viene integrata con piani estraibili e allungabili che all’occorrenza possono trasformarsi in scrivania, postazione studio, tavolo o semplicemente spazio aggiuntivo.
Ed ecco perché si tende a scegliere per i piani di lavoro materiali performanti, igienici, innovativi e altamente resistenti come Fenix, Dekton, alluminio alleggerito e laminato Hpl.
I materiali più pregiati, come il legno o la pietra naturale, continuano ad essere apprezzati e scelti per rivestire il top e il piano di lavoro, sebbene le nuove funzionalità attribuite alla cucina suggeriscano di propendere per materiali meno delicati e meno porosi.
Il trend, dunque, è optare per rivestimenti anti-impronta, idrorepellenti, robusti e facili/veloci da pulire.
Come scegliere il giusto piano coniugando estetica e principi ergonomici
La cucina rappresenta la sintesi della personalità di chi la abita.
Di conseguenza, la progettazione deve essere curata nei minimi dettagli e la composizione deve garantire una visione d’insieme armoniosa, originale e, nello stesso tempo, comoda da vivere e fruire tutti i giorni.
Le aziende come Mondo Cucina puntano alla personalizzazione e alla creazione di cucine che trasmettano unicità nel design e nell’impatto visivo, senza perdere in funzionalità e praticità nell’utilizzo quotidiano.
Più ampia è la gamma di soluzioni stilistiche a disposizione dei clienti, maggiore sarà la possibilità di creare composizioni soddisfacenti per le singole esigenze della famiglia.
E’ fondamentale infatti che l’utente possa scegliere consapevolmente:
Varianti estetiche
Per dare alla cucina un tocco industrial-metropolitano, la soluzione d’eccellenza è rappresentata dai piani di lavoro in colorazioni dark: si va dalle varie gradazioni di grigio ai toni scuri del marrone, fino ad arrivare al total black.
Oltre al punto cromatico, nella definizione dello stile conta anche la finitura e l’effetto del materiale utilizzato per il top: un laminato nero lucido connota l’ambiente in chiave moderna, mentre un piano lavoro in legno o in laminato con finitura satinata può adattarsi bene (anche nella colorazione dark) sia a cucine contemporanee che a composizioni più classiche.
Di gran tendenza è il top in legno “senza nodi”. Questa è una soluzione adottata soprattutto da chi non vuole rinunciare al fascino senza tempo del legno. Allo stesso tempo però si crea un’atmosfera moderna e minimale e vuole contare sulla praticità di superfici lisce, omogenee e facili da pulire.
Il materiale che assicura ai piani di lavoro il più alto grado di versatilità è indubbiamente il laminato. Questo può essere declinato in svariati effetti stilistici. Si va dal tipico effetto legno al più particolare effetto cemento, passando per l’imitazione di materiali pregiati come il marmo bianco e la pietra naturale.
Piani di lavoro e principi ergonomici
Nella progettazione della cucina bisogna fare particolare attenzione anche al rispetto dei principi dell’ergonomia.
Ciò significa che i piani di lavoro devono:
La prima fondamentale regola riguarda la disposizione del cosiddetto triangolo ergonomico, composto dalla zona cottura, la zona lavaggio e la zona dispensa/conservazione cibi.
Per una progettazione razionale e in linea con gli standard di sicurezza, le tre zone operative dovrebbero essere intervallate da piani di lavoro la cui somma non superi i 650 cm.
Molto importante è anche la profondità del piano di lavoro della cucina.
Accanto alla misura standard di 60 cm iniziano ad apparire piani con profondità superiore (intorno ai 65-70 cm).
La maggiore profondità del piano garantisce più spazio di appoggio e più comodità nella gestione della preparazione dei cibi. Inoltre permette di progettare pensili più bassi (dai tradizionali 54 cm è possibile arrivare anche a 48 cm) che risultano anche più facili da raggiungere.
La profondità del top può essere ulteriormente aumentata fino ad arrivare a circa 80 cm.
Dal punto di vista ergonomico, questa è la soluzione migliore. Infatti permette di avere piani di appoggio più spaziosi e lavorare in maniera più comoda e fluida. Si elimina inoltre il senso di chiusura e i possibili pericoli derivanti dalla vicinanza a spigoli e pensili.