Vediamo in questo articolo le tipologie di pavimenti senza fughe.
Il pavimento rappresenta “la base” di una casa: spesso è proprio attorno al suo stile, colore e materiale che gira l’intero progetto d’arredo.
Senza contare che è un elemento strutturale destinato a durare più a lungo possibile.
Per questa ragione, in fase di scelta del pavimento più adatto al proprio contesto abitativo è fondamentale valutare tutti i fattori in gioco.
In un ambiente vissuto come la cucina ciò vale ancora di più. La bellezza conta, ma altrettanto la praticità, la resistenza, l’igienicità e la facilità di pulizia.
Come scegliere il pavimento per la cucina
Data la vastità di soluzioni a disposizione, può essere utile fare una prima scrematura scegliendo lo stile che intendiamo connotare per la cucina.
Per una cucina classica è perfetto il parquet (sempre attuale) oppure un pavimento di pregio in marmo.
E per la cucina moderna? Le nuove tendenze in fatto di pavimenti moderni viaggiano in direzione delle tipologie senza fughe o con fughe così ridotte da risultare impercettibili alla vista.
Piastrelle rettificate e pavimento senza fughe: la differenza
A questo punto è necessario un chiarimento: in termini tecnici esiste una differenza tra i pavimenti totalmente senza interruzioni e i pavimenti rettificati senza fughe.
A chiarire le idee è la norma UNI 11493, che prevede due larghezze minime da rispettare in fase di posa:
- fuga da 2 mm, ossia la larghezza minima da adottare nel caso di mattonelle rettificate;
- fuga da 6 mm, ovvero la larghezza minima da adottare per le piastrelle tradizionali.
La norma, dunque, non ammette fughe di larghezza inferiore ai 2 mm per i pavimenti con piastrelle. Vale a dire che tecnicamente non è possibile posare una superficie con piastrelle completamente prive di fughe: anche se ridotta al minimo (2 mm), la linea di fuga c’è sempre.
Diverso il discorso per i pavimenti che nascono progettualmente senza la necessità della fuga. Parliamo dei rivestimenti in resina e microcemento, che vengono stesi in modo omogeneo e continuo, senza alcuna interruzione.
In entrambi i casi comunque – sia con il pavimento con piastrelle rettificate (ad esempio in gres porcellanato), sia con il pavimento continuo in resina o microcemento – il risultato estetico è una superficie moderna, levigata e senza interruzioni visibili.
Pavimento moderno senza fughe: gres e resina i materiali d’eccellenza
Il pavimento senza fughe coniuga la resa estetica di respiro contemporaneo a notevoli vantaggi di ordine pratico.
Sappiamo che dal punto di vista del design queste superfici lisce e continue sono in grado di valorizzare qualsiasi ambiente, donando un’atmosfera moderna e ricercata.
Sono anche estremamente funzionali: non hanno bisogno di una grande manutenzione (sicuramente meno dei classici pavimenti porosi con fughe) e si puliscono facilmente, in quanto macchie e sporco non si annidano tra le fughe.
Pavimento moderno senza fughe in gres porcellanato
Posare in cucina il pavimento in gres porcellanato in versione “senza fughe” significa donare all’ambiente un sofisticato effetto minimal e una continuità visiva che ne rappresenta il valore aggiunto.
Non a caso il gres (anche nell’effetto legno, marmo o cemento) è tra le soluzioni più scelte per i pavimenti senza fuga finalizzati a creare un mood moderno. La pavimentazione appare leggera e priva di imperfezioni.
Per sue caratteristiche, il gres è perfetto in cucina, in quanto:
- idrorepellente
- ignifugo e non infiammabile
- antiscivolo
- resistente a graffi, urti, calpestio
- versatile e personalizzabile
Pavimento senza fughe in resina
Come accennato, nelle piastrelle la fuga è sempre presente (seppur minima e impercettibile alla vista), in quanto serve a fornire lo spazio sufficiente all’eventuale dilatazione della mattonella.
Con la resina invece è possibile stendere una pavimentazione completamente priva di fughe.
Ecco perché i pavimenti moderni senza fughe in resina, nati come soluzione per locali commerciali e luoghi pubblici, sono sempre più diffusi anche in ambito residenziale per creare ambienti di design che uniscono le elevate performance tecniche alla ricercatezza dello stile.
Dal punto di vista pratico, le superfici in resina si caratterizzano per le eccellenti proprietà idrorepellenti, per l’elevata resistenza meccanica e chimica, per la praticità di pulizia e per la duttilità estetica: soluzione ideale dunque per un ambiente come la cucina.
Tra le caratteristiche più apprezzate troviamo anche il ridotto spessore (circa 3-4 mm) che rende la resina perfetta per rinnovare velocemente il look della cucina risparmiando sui costi: la posa può avvenire anche sul rivestimento esistente, eliminando di fatto le voci di spesa relative alla demolizione e allo smaltimento del vecchio pavimento.