Il melaminico è uno dei materiali più largamente utilizzati nei rivestimenti della cucina, in particolar modo nelle ante di basi e pensili.
Viene scelto per la sua praticità, oltre che per l’estrema resistenza ai graffi e versatilità.
Una delle sue particolarità, infatti, è la capacità di riprodurre moltissime texture, imitandone in modo realistico l’aspetto.
Dai melaminici effetto legno a quelli cemento o tessuto, c’è davvero l’imbarazzo della scelta.
Ed è proprio l’ampia personalizzazione che porta a preferire il melaminico come materiale ideale negli ambienti di casa.
Una cosa, però, è da valutare con attenzione, il prezzo.
E’ vero che si tratta di un prodotto piuttosto economico ma, come spesso accade, i costi molto bassi possono nascondere brutte sorprese.
Attenzione, quindi, alla qualità che dipende sia dallo spessore e, quindi dalla quantità di materiale, che dalle emissioni di sostanze in atmosfera, come la formaldeide.
Alla scoperta di questo materiale
Il melaminico fa parte della categoria dei nobilitati ed è realizzato rivestendo un struttura in legno truciolare con fogli sottili di carta decorativa impregnata di resina melaminica (da qui il nome) con ottime proprietà tecniche.
Ciò che si ottiene è un pannello melaminico caratterizzato da diversi spessori, su cui vengono impressi, grazie ad un’operazione di pressatura, i diversi effetti voluti.
Non vi sono interventi di verniciatura né di rifinitura superficiale e questo garantisce l’eliminazione di costi di produzione e permette al melaminico di diventare un materiale molto competitivo sul mercato.
Perché preferire una cucina in melaminico?
Caratterizzare la cucina secondo la propria personalità, stile e palette di colori è la base da cui partire per progettare al meglio l’ambiente.
E in questo il melaminico rappresenta una scelta perfetta perché riesce a combinare prestazioni tecniche ad eleganza estetica.
E’ un materiale molto apprezzato, in grado di rispondere alle più moderne esigenze del vivere quotidiano.
Innanzitutto, è molto resistente a graffi ed abrasioni e questo è un punto importante pensando a quanto viene utilizzata la cucina durante la giornata.
Sicuramente avrà una durata nel tempo considerevole.
In più, è pratico da pulire, e permette di ridurre al minimo le noiose operazioni di manutenzione e lavaggio.
I vantaggi di utilizzare il melaminico in cucina non finiscono qui, perché si tratta di un materiale molto impermeabile, resistente all’umidità e leggero.
I pannelli, infatti, hanno un peso minimo e questo facilita la realizzazione di pezzi dalle dimensioni considerevoli, anche eseguiti su misura.
Inoltre, come già accennato in precedenza, si tratta di un prodotto economico, in grado di imporsi sul mercato ad un prezzo davvero conveniente.
Un’ultima considerazione riguarda il suo essere versatile.
E’ possibile, infatti, creare finiture materiche uniche e personalizzate, perfettamente adattabili a tutti gli stili d’arredo.
Non c’è limite alla creatività con il melaminico!
Dove si può inserire il melaminico in cucina?
Solitamente il melaminico viene utilizzato nella realizzazione di ante per basi e pensili oppure per costruire la scocca, la struttura vera e propria di mobili ed elementi d’arredo.
Le sue caratteristiche permettono di personalizzare le superfici verticali, creando interessanti giochi cromatici e materici.
Inoltre il melaminico è un materiale particolarmente indicato nel caso si volesse creare una continuità visiva con il living o la vicina sala da pranzo.
Se si preferisce, poi, avere un’effetto di rivestimento totale, si può considerare l’idea di impiegare il melaminico sia nella scocca che sulla parte esterna delle ante.
E’ meglio il melaminico o il laminato?
Come spesso accade non vi è un vincitore assoluto, soprattutto per il fatto che dipende molto dal tipo di uso che se ne deve fare e dalle esigenze soggettive di chi compra.
Un punto comune da considerare, però, in entrambe le opzioni, è la selezione di prodotti di qualità.
Si tratta di due materiali simili, impiegati nella costruzione di molte cucine e davvero resistenti nel tempo. Si differenziano per alcuni aspetti prestazionali che possono incidere sulla scelta finale.
Innanzitutto nascono da processi produttivi differenti e questo fa si che il risultato finale sia ovviamente diverso.
I pannelli in melaminico, ad esempio, hanno uno spessore inferiore rispetto al laminato e sono generalmente caratterizzati da un prezzo più basso per l’assenza di alcuni passaggi finali di rifinitura.
Entrambi hanno caratteristiche tecniche valide e permettono di personalizzare con svariati effetti il materiale finale.