L’open space è la tendenza del progettare casa più in voga negli ultimi anni, anche in Italia sta prendendo sempre più piede, è una vera filosofia architettonica.
La parola deriva dall’inglese e tradotta letteralmente significa spazio aperto.
In termini di design è l’unione di due stanze, che solitamente sono il soggiorno e la cucina.
E’ una logica dell’organizzare gli spazi estremamente innovativa e smart, si adatta prontamente alle più diverse esigenze.
Oltre a coniugare estetica e funzionalità, riesce a rispondere alle esigenze dello smart work e all’ home office.
Per gli ambienti particolarmente piccoli si è rivelata una soluzione veramente ottimale perché riesce a recuperare spazio e a dare luce alla stanza.
I vantaggi dello scegliere un open space
L’open space nasce dall’esigenza di voler annullare le divisioni tra diversi ambienti della casa.
Il suo obiettivo è quello di mettere in comunicazione due stanze senza avere pareti divisorie o elementi strutturali.
In questo modo vi è una continuità dell’ambiente, lo spazio è fluido e arieggiato, per via della mancanza di reali divisioni fisiche.
Nell’open space si può spaziare con la fantasia e si può scegliere di arredare la stanza come meglio si crede, dal momento che si può scegliere lo stile che maggiormente denota la propria personalità.
Quando si decide di progettare uno spazio come questo, un elemento da non sottovalutare è l’importanza di muoversi in modo comodo, senza oggetti che possano creare intralcio.
Si può optare per pareti chiare e neutre se si vuole conferire maggiore luminosità alla stanza, per tutto quello che concerne l’arredamento ci si può sbizzarrire.
Solitamente si preferisce scegliere un solo stile per arredare l’ambiente, al massimo due, ma non vi sono regole che lo impongono lo obbligano, talvolta è sufficiente seguire il buon gusto.
In alternativa si può scegliere di creare una divisione fisica nell’ambiente, posizionando un mobile tra cucina e soggiorno, mantenendo continuità tra le due stanze che restano collegate.
Per gli amanti della separazione netta tra soggiorno e cucina si può isolare quest’ultima stanza con un vetro divisorio trasparente.
Oppure con un’ illuminazione adeguata, si può definire e diversificare le due aree, che restano comunque integrate tra loro.
Se invece vi sono vincoli strutturali, si può optare separando la cucina dalla zona living, ricorrendo ad una parete solo parzialmente aperta, mantenendo in tal modo la cucina in contatto visivo con il resto del soggiorno.
Una libreria come divisorio
Una delle soluzioni più apprezzate esteticamente per separare e creare otticamente una divisione, è la libreria, possibilmente collocata tra cucina e sala da pranzo.
Per rendere l’atmosfera armoniosa, è consigliabile che la libreria non sia delle stesse dimensioni della parete, ma piuttosto più corta, così da lasciare delle aperture tra i due ambienti.
In questo modo le stanze risultano molto luminose, oltre che comunicanti.
Se la sala da pranzo dispone di ampie vetrate, per godere il più possibile della luce naturale è consigliabile scegliere una soluzione continua, come una libreria aperta da tutti i lati.
Stanze comunicanti su più livelli
Se la zona giorno non è sullo stesso livello rispetto alle altre stanze, si può optare per delle soluzioni originali.
Ad esempio, si possono separare le stanze con un muretto, la cui altezza misuri al massimo un metro e mezzo.
Le stanze restano comunicanti, ma grazie ad esso vi è quel senso di privacy di cui talvolta si sente il bisogno.
Un’ alternativa al muretto, può essere un mobile basso,in questo modo nella stanza si guadagnerà spazio e un contenitore con tanto di piano di appoggio sulla base della superficie.
È consigliabile avere una doppia apertura così da poterlo sfruttare al meglio, da entrambi i lati.
Inoltre, il mobile può diventare anche un’interessante base d’appoggio per soprammobili e complementi d’arredo.
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