Anche oggi parliamo di cucine, ed in particolare di cucine ad angolo!
In una società globalizzata e uniformata come la nostra, cresce sempre di più il bisogno di vivere la casa come un luogo unico e personalizzato.
Questo vale sia per le scelte stilistiche e che per la progettazione dell’arredamento.
La cucina, più di altri ambienti, incarna questa nuova esigenza di sartorialità.
I clienti non si accontentano più di soluzioni preconfezionate e standard.
Desiderano un arredamento originale, non replicabile, che sia capace di accogliere i vari momenti della giornata, passando con disinvoltura da un’atmosfera all’altra.
Le cucine di oggi sono in continua evoluzione.
Da un lato mettono la tecnologia al centro del progetto, dall’altro hanno bisogno di recuperare i valori autentici della vita.
Non a caso, i nuovi must have sono legati alla possibilità di preparare cibi fatti in casa.
Pensiamo agli elettrodomestici e agli strumenti di cottura sempre più performanti, ai piani di appoggio con maggiore profondità (che garantiscono una zona lavoro più comoda) e alle dispense extra large che ci consentono di fare scorte intelligenti e ricorrere sempre meno ai cibi pronti del supermercato o ai pasti consumati al ristorante.
Se è vero che la cucina moderna nasce “da zero” e si costruisce sulle reali esigenze di chi la fruisce, è altrettanto vero che la progettazione sartoriale, per risultare valida, deve poggiare su alcuni punti fermi legati alla struttura abitativa e ai concetti base dell’ergonomia.
In altri termini, prima di immaginare la cucina dei propri sogni è importante confrontarsi con le caratteristiche dello spazio architettonico.
Quest’ultimo deve essere una sorta di “bussola” che indirizza il cliente verso le scelte migliori non solo in termini di design, eleganza e ricercatezza stilistica, ma anche di praticità e funzionalità.
Come scegliere il layout della cucina? Inizia valutando la “morfologia” dello spazio
La cucina è uno degli ambienti più complessi da progettare.
Come prima cosa bisogna porre attenzione alla morfologia dello spazio.
In sostanza, prima di scegliere il layout (cucina lineare, cucine ad angolo, cucina con penisola, cucina con isola) è importante anteporre una serie di valutazioni tecniche che riguardano la forma e le dimensioni della stanza, la posizione di tubature, scarichi, attacchi del gas e prese elettriche, la posizione delle finestre, l’eventuale presenza di irregolarità (colonne, rientranze, nicchie, parti sottotetto, ecc.).
Se, ad esempio, il vostro sogno è progettare una cucina ad angolo, dovete anzitutto verificare la fattibilità tecnico-funzionale di questo tipo di schema di distribuzione degli spazi.
Per ottimizzare al massimo le potenzialità dell’ambiente, sarà importante conoscere i principi base dell’ergonomia e tenere conto del triangolo ergonomico.
Perché è così importante realizzare una cucina ergonomica? Eccovi almeno 4 buoni motivi!
- aumenta il comfort durante la preparazione e la cottura dei pasti;
- tutto è in ordine a portata di mano;
- la fruizione degli spazi è più agevole;
- è garantita la massima sicurezza in ogni momento che trascorriamo in cucina.
Cucine ad angolo: il layout preferito dal triangolo ergonomico
Non sempre lo spazio adibito alla cucina è regolare e semplice da immaginare/progettare.
Per trasformare un apparente ostacolo in potenzialità sarà importante rivolgendosi ad aziende di cucine di design che puntano sulle soluzioni su misura e sulla progettazione sartoriale.
Ad esempio, chi dice che intorno ad una colonna non sia possibile attrezzare un’isola a giorno, oppure che nella nicchia tra due pensili non possa trovare spazio una dispensa cabina armadio o un elettrodomestico aggiuntivo?
In ogni caso, le dimensioni e la forma della stanza incidono in larga misura sulla corretta progettazione del triangolo ergonomico.
Ma cos’è esattamente il triangolo ergonomico nelle cucine ad angolo?
Si tratta di un principio secondo il quale la distribuzione ottimale degli spazi della cucina prevede la presenza di 3 zone operative che devono essere posizionate sui tre punti di un immaginario triangolo.
Ci riferiamo alla:
- zona lavaggio (lavello ed eventuale lavastoviglie),
- piano cottura (piano cottura, forno, microonde),
- zona conservazione e stoccaggio cibi (frigo, congelatore, dispense)
I tre vertici di tale triangolo delimitano lo spazio ottimale in cui ci si dovrebbe muovere per la preparazione, la cottura e la consumazione dei cibi: per risultare ergonomico il perimetro del triangolo non dovrebbe superare i 650 cm.
In una cucina lineare il triangolo risulta “schiacciato”.
Nella composizione ad angolo (con le due pareti che formano una L) e in parte nella composizione lineare con penisola, le 3 zone operative del triangolo ergonomico vengono distribuite in modo ideale.
Questo garantire la massima sicurezza e fruibilità per gli utenti.
Proprio così: il layout ad angolo è tra i più comodi e funzionali in quanto offre libertà di movimento, facilità di spostamento tra una zona funzionale e l’altra e rispetto delle misure e delle proporzioni imposte dall’ergonomia.
L’unica accortezza da seguire riguarda la progettazione degli angoli, che rappresentano i punti più difficili da raggiungere e da pulire.
A prescindere da ciò che decidiamo di collocare all’angolo, dobbiamo ricordare che gli elementi angolari (pensili, mobili base, cassetti) sono più profondi di quelli lineari.
Può essere dunque molto utile attrezzare i mobili cucina angolari con i cestelli estraibili.
Questi risolvono il problema della fruibilità, riescono a sfruttare al massimo le potenzialità dell’angolo (recuperando preziosi centimetri nella composizione generale della cucina) e consentono con il minimo sforzo di vedere tutto il contenuto del pensile.